L’esplosione in pieno giorno in una zona vicina a scuole, supermercati e depositi. La vittima era agli arresti domiciliari e poteva uscire solo per un’ora al mattino. L’ordigno nascosto nel vano motore e collegato all’accensione. la preoccupazione degli investigatori: “Tecnica tipica di organizzazioni mafiose”/PASIDE class=relatedIMG alt=”Sardegna, avvia il motore e salta in aria: concessionario ucciso nell’attentato. La polizia: “Poteva essere una strage”” src=”http://www.tgtube.it/wp-content/uploads/2014/03/wpid-133546578-e9a19355-c457-4268-a4e2-093a2a9f25b3.jpg” itemprop=”image”Il luogo dell’omicidio (foto La nuova Sardegna/EM) STRONGNUORO /STRONG- Una deflagrazione improvvisa, un boato in pieno giorno che ha squassato il capoluogo dell’Ogliastra. Erano le 10.30 di stamattina quando, poco lontano dalla centralissima via Ilbono a Lanusei, la Renault Clio di Roberto Aresu, 47enne ex rappresentante di auto, saltava in aria uccidendolo, mentre l’uomo avviava il motore: lo scoppio ha sventrato la parte anteriore della vettura. PQuando i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Lanusei sono accorsi sul posto, pochi minuti dopo lo scoppio, Aresu respirava ancora, ma è spirato qualche istante dopo. La via Ilbono a quell’ora era piena di gente, con scuole e attività commerciali in piena attività: da lì infatti passano gli studenti del liceo classico e del liceo scientifico per andare alla via Leonardo da Vinci a pochi metri dal luogo dell’attentato./PPDi fronte allo spiazzo di campagna in località “Villaggio Foaschetti”, dov’è morto il rappresentante, ci sono il consorzio agrario, il supermercato, la sede della Progenia (l’istituto di ricerca che studia la genetica dei centenari oglistrini), la centrale e gli uffici amministrativi della Telecom, una scuola elementare e una lavanderia. In ognuna di queste strutture è volato qualche pezzo di carrozzeria, di vetro o di motore dell’auto esplosa. La grande vetrata del consorzio agrario è stata sventrata dallo scoppio./PPPoteva essere una strage, dice il capo della squada mobile di Nuoro, Fabrizio Mustaro, che conduce le indagini: “Chi ha compiuto l’attentato lo ha fatto senza tenere conto di quello che poteva accadere: ci sono detriti nel supermarket di fronte e nelle case adiacenti, ci sono le scuole vicine e un paese che a quell’ora era in strada”./PPNon solo, chi ha teso l’agguato al rappresentante ha studiato tutto nei minimi particolari: gli orari di Aresu infatti erano conosciuti. L’uomo era agli arresti domiciliari per una truffa legata alla rivendita di autovetture e tutti i giorni poteva uscire solo dalle 10.30 alle 13.30. Chi meglio di lui aveva orari prevedibili? Ciò che più colpisce e preoccupa gli investigatori, però, è la tecnica usata per l’omicidio, una modalità sconosciuta nella pur movimentata storia criminale barbaricina e ogliastrina e tipica di organizzazioni di stampo mafioso./PP”Non bisogna confondere il tipo di criminalità con le tecniche utilizzate per compiere determinati gravi reati – dice ancora Mustaro – . E’ esatto dire che la tecnica usata è sconosciuta o quasi in questo territorio (ma un fatto analogo era capitato lo scorso anno in un paese vicino a Lanusei, la vittima si era salvata, ndr). Quanto al tipo di criminalità, quella della nostra provincia non è strutturata secondo schemi propri delle organizzazioni mafiose, anche se come certe indagini ci confermano, la criminalità organizzata si infiltraOAS_RICH(‘Bottom’); nei nostri territori per interessi economici e per riciclare denaro sporco”./PPLanusei – un paese di 5.550 abitanti che con Tortolì è il capoluogo dell’Ogliastra – stamattina era sotto shock, non solo per la morte del rappresentante e per la strage evitata, ma anche per la preoccupazione nel futuro. In Ogliastra, infatti, dopo anni di silenzio sul fronte degli omicidi, il sangue è tornato a scorrere: nel giro di 40 giorni ci sono stati quattro morti ammazzati. ASIDE class=tagsArgomenti:sardegnaogliastraProtagonisti:© Riproduzione riservata 25 marzo 2014 ASIDE class=related
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Sardegna, avvia il motore e salta in aria: concessionario ucciso nell’attentato. La polizia: “Poteva essere una strage”
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